Chocobo GP Recensione – Final Fantasy Kart

- Chocobo GP Recensione – Final Fantasy Kart
Alla fine degli anni 90′ la Squaresoft era in uno stato assoluto di grazia e i possessori di PS1 sicuramente ancora ricordano quel periodo d’oro.
Accanto ad una line up di JRPG indimenticabili, la software house nipponica si era lanciata anche in generi che apparentemente meno le si confacevano.
C’erano picchiaduro come Ehrgeiz o Tobal, sparatutto spaziali tipo Ehinander, action con combattimenti all’arma bianca (Bushido Blade, qualcuno faccia un remake!) ed anche un simpatico gioco di kart: Chocobo Racing. Ad oltre 20 anni dall’uscita di questo ultimo titolo, Square Enix ha deciso, a sorpresa, di pubblicare un nuovo capitolo per Nintendo Switch.
Arriva, così, sulle nostre console ibride, un bel racing game 100% arcade che cercherà di farsi largo in un ambiente dove l’ingombrante presenza di sua maestà Mario Kart metterebbe chiunque in soggezione. Ma i Chocobo sono molto più coraggiosi di quanto la loro natura da polli troppo cresciuti non faccia credere. In questa sfida all’ultima derapata saranno accompagnati da tutte le mascotte iconiche della saga di Final Fantasy, qualche personaggio storico ed anche diverse evocazioni dei bei tempi andati. Insomma, un rooster di tutto rispetto che sulla carta può cercare di giocarsela alla pari con Mario e soci. Riusciranno a tagliare il traguardo per primi?
O finiranno a mangiare la polvere sbeffeggiati dal ghigno malefico di Luigi? Vediamolo insieme.

Veloce come un Chocobo

I giocatori di Mario Kart ci metteranno davvero poco per impratichirsi con i comandi del titolo Square Enix.
Tutte le feature che hanno reso iconico il racing Nintendo sono presenti : derapate da caricare a vari livelli, armi da collezionare, salti per prendere velocità, scorciatoie (a dire il vero piuttosto poche). I vari personaggi che potremo scegliere presentano ognuno un colpo speciale differente da utilizzare dopo aver caricato l’apposita barra, correndo e collezionando cristalli.
Avremo mosse offensive o sprint e vantaggi nella gara e spesso capovolgeranno l’esito di incontri che sembravano già segnati. La presenza di colpi speciali unici per ogni corridore renderà la scelta del nostro avatar assolutamente strategica e conferirà una buona varietà al gioco. I veicoli, poi, presentano le loro belle differenze di velocità, accelerazione e tenuta di strada ma ogni personaggio avrà un set specifico di mezzi utilizzabili soltanto da lui. Durante le gare potremo raccogliere le classiche armi e bonus presenti in ogni kart game, fino ad un massimo di tre. Se, però, prenderemo le giuste magicuova i loro effetti potranno essere potenziati e prolungati nel tempo, rendendo l’utilizzo di questi oggetti più profondo del previsto. Per quanto concerne le tipologie di armi, abbiamo un campionario discretamente vasto con i soliti proiettili di vario tipo, sprint, malus da applicare a altri giocatori e qualche originale aggiunta come i teletrasporti. Le gare sono caratterizzate dal giusto livello di confusione e casualità nei piazzamenti, croce e delizia di ogni qualcosa-kart. La formula è quella classica che ha fatto la fortuna di un genere ed anche in salsa Final Fantasy risulta riuscita e divertente. I mezzi si controllano bene e ogni sfida porta via giusto una manciata di minuti, lasciando subito spazio all’immancabile rivincita.

Chocobo GP


Le piste sono una ventina, ambientate in una decina di setting diversi e, a parte poche eccezioni, risultano molto canoniche e con poche sorprese e segreti.
Giocando soprattutto al Chocobo gp o alle altre modalità online inevitabilmente finiranno col ripetersi dopo poche sfide e, personalmente, mi auguro che Square Enix metta mano al prodotto ed intervenga per rinfoltire un parco piste solo sufficiente. I pochi circuiti disponibili cozzano, infatti, con un’offerta ludica e di sbloccabili discretamente ricca, che mi ha riportato quasi agli anni ’90, con la logica del “devi guadagnarti tutto”. Inizialmente potremo scegliere tra pochi circuiti e una manciata di ambientazioni e personaggi ma, man mano che giocheremo, sempre più opzioni faranno la loro comparsa, fino a raggiungere un rooster di tutto rispetto. La graduale progressione del titolo risulta, così, soddisfacente e permette ai neofiti di impratichirsi con le varie feature piano piano, senza avere tutto disponibile sin da subito. Ogni modalità prevede due diverse classi di velocità : principiante e professionista, con la seconda da scegliere il prima possibile per avere un giusto grado di sfida. Per il resto, sono presenti le opzioni che ci si aspetta da questo genere: time attack, campionati (rigorosamente da sbloccare uno dopo l’altro), sfide singole in locale e online, con buone possibilità di personalizzazione. A questo si aggiunge uno story mode che altro non è se non un lungo tutorial costellato da scene di intermezzo e battute tra il carino e il cringe, che non porterà via troppo tempo per essere completato. Una volta portato a termine, però, si lascerà rigiocare per sbloccare sfide aggiuntive garantendo una longevità di tutto rispetto per il genere. Si tratta, quindi, di un’offerta di opzioni complessivamente ampia a sufficienza per intrattenere per un buon lasso di tempo ogni tipo di giocatore e discretamente varia.
Restano fuori dall’analisi i negozi per acquistare i vari sbloccabili e la modalità Chocobo Gp.
Questi meritano un capitolo a parte.

Avido come un Mog

Nel gioco sono presenti ben tre diversi negozi, ognuno con la sua specifica valuta necessaria per gli acquisti.
Potremo utilizzare biglietti che riceveremo giocando nelle varie modalità, guil (i premi riservati a chi partecipa al chocobo gp) e mithril, ovvero la moneta da acquistare con soldi veri sullo shop.
Ogni singolo negozio accetta solo un determinato tipo di moneta ed ha oggetti esclusivi in vendita. I premi più ghiotti, ovvero personaggi e veicoli, sono acquistabili con biglietti e guil mentre il mithrill serve solo per ottenere agevolazioni nel chocobo gp, canzoni e qualche costume. Si è quindi portati a pensare che si possa avanzare ed ottenere ogni ricompensa semplicemente giocando, senza tirare fuori un soldo ulteriore. In realtà, il modo in cui è strutturato il Chocobo Gp ci spingerà presto a riconsiderare la cosa.
Fondamentalmente, questa modalità è una sorta di torneo online ad eliminazione diretta a 64 giocatori, dagli ottavi di finale in poi, dove solo i primi 4 avanzano al turno successivo.

A seconda del nostro piazzamento otterremo punti per salire di livello ed ogni tot livelli avremo un premio: monete o altri elementi di gioco.


Chocobo GP

La prima stagione che ho provato presentava due ghiotte ricompense : Squall e Cloud come personaggi sbloccabili, ma per ottenere quest’ultimo, in particolare, era richiesto di arrivare ben al livello 60 entro la scadenza dell’evento. Salire di un singolo livello significa vincere o piazzarsi in buona posizione per diverse gare e va da sé come il tutto necessiti di molte ore per arrivare ai livelli più interessanti e remunerativi. Ed è qui che, subdolamente, il titolo propone al giocatore qualche scorciatoia per rendere il procedimento meno tedioso.
Potremo comprarci, con moneta sonante, pass per avanzare di livello, pass per ottenere più premi e i malefici adesivi che ci permetteranno di ricevere punti anche col piazzamento degli altri giocatori che abbiano gli stessi adesivi. Se leggendo questa descrizione avete avvertito un certo senso di fastidio, allora fareste meglio a tenervi alla larga da questa modalità che in tutto e per tutto è strutturata come un gioco free to play per cellulare. Da una parte si tratta di una scelta comprensibile se si pensa che Chocobo GT è disponibile anche in versione lite gratuita proprio incentrata su questa modalità (che infatti ha i server abbastanza affollati) e che da qualche parte deve, quindi, monetizzare.
Dall’altra, però, per chi abbia comprato la versione completa del gioco, è certamente molto meno giustificabile e rischia di allontanare diversi utenti da una feature che invece, dal punto di vista prettamente ludico, è molto divertente e riuscita. Il successo o meno di tutta l’operazione dipenderà da come verranno strutturate le varie stagioni in futuro, di quali saranno i premi e di quanta fatica sarà necessaria per ottenerli “lecitamente”. Pur con la consapevolezza di quanto siano lontani ormai i tempi del “compro il gioco e non pago più nulla”, resta comunque l’amaro in bocca per una feature che può parzialmente rovinare l’esperienza ad alcuni. Sicuramente saranno necessari bilanciamenti e aggiustamenti in futuro, sopratutto per chi ha comprato il gioco completo e difficilmente sarà propenso a spendere altri soldi a cuor leggero.

Da qui si vede tutta Midgar

Il gioco è tecnicamente ben sviluppato, presenta un discreto colpo d’occhio, piste coloratissime e personaggi super deformed generalmente riusciti, soprattutto quelli classici.
La fluidità delle gare è granitica e non ho assistito ad alcun calo di frame rate o bug di qualsivoglia natura. Anche la sensazione di velocità è tutto sommato buona, con la classe professionista paragonabile ai 150cc di Mario Kart e la principiante molto più compassata. Certo, se state cercando un gioco graficamente all’avanguardia siete nel posto sbagliato, ma l’impressione generale che si ha correndo è quella di un prodotto graficamente piacevole ed adeguato alla piattaforma di riferimento. Giusto i caricamenti prima delle gare mi sono sembrati un filo troppo lunghi.


Il sonoro presenta delle musiche scanzonate ed immotivatamente allegre, compreso un pezzo cantato che all’inizio non riuscirete a tollerare e che dopo qualche ora vi sarà entrato nella testa a tradimento, fino a farvelo canticchiare. Avete presente l’effetto che si ha appena entrati a Disneyland? Ecco, uguale.
Lo story mode è addirittura doppiato in inglese (discretamente) mentre i sottotitoli sono interamente in italiano.
Come detto sopra, il gioco presenta un buon numero di modalità, personaggi e veicoli per intrattenere a lungo, anche se qualche pista in più sarebbe stata ben accetta.
La longevità dipenderà, così, in parte anche da come Square Enix vorrà supportare il titolo in futuro e gestire la modalità Chocobo Gp.

 

Recensione
  • Valutazione Finale
    78Voto

    Mario Kart può dormire sonni tranquilli, Chocobo Gp non ne insidierà il trono.
    Ciò nondimeno ci troviamo di fronte ad un titolo divertente e colorato che fa ampiamente il suo lavoro ed è in grado di intrattenere i fan del genere per un po' di ore.
    Le armi e le mosse speciali conferiscono quel minimo di carattere ad un gioco che, per il resto, segue meticolosamente i canoni del genere, presentando buone piste, mezzi divertenti da guidare e tante modalità ed elementi sbloccabili. Qualche circuito in più avrebbe dato al prodotto ancora più valore, ma anche così non ci possiamo lamentare troppo.
    Pesa parzialmente sul voto, invece, la scelta di introdurre eccessive micro transazioni in una modalità sulla carta divertente, che, così, rischia di irretire ed allontanare chi non abbia scaricato la versione lite. Chi non sopporta questo genere di pratiche può, però, tralasciare completamente ogni corsa alle monete, il gioco ha sufficienti contenuti per intrattenere a lungo gli appassionati.

    • Grafica
      80
    • Sonoro
      77
    • Giocabilità
      83
    • Carisma
      80
    • Longevità
      70
- Scheda
- Copertina
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