Hades Recensione: l’Ade sbarca anche su console

- Hades Recensione: l’Ade sbarca anche su console

A una certa età è normale che i figli desiderino andare via di casa e se tuo padre è niente popò di meno che Ade, Dio degli inferi, il bisogno di emanciparsi è forse ancora più impellente.
Chi resterebbe tutta la vita in un inferno di casa, circondato da spiriti lamentosi e mostri orripilanti, torturati da un caldo asfissiante (altro che il nostro tepore estivo della Terra) con giusto il fido Cerbero a tenerci compagnia?
Quindi, tanti saluti fiumi incandescenti, arrivederci anime dannate, prendiamo le nostre cose e saliamo in superficie, non dovrebbe essere un grosso problema per Zagreus, il figlio di Ade.
45 morti dopo, il sospetto che non si tratti effettivamente di una passeggiata inizia flebilmente a serpeggiare.
Dopo aver vinto uno sproposito di premi come gioco dell’anno nella sua incarnazione su Switch, Hades arriva finalmente anche su Xbox (versione testata su Series X) e Playstation, per allietare anche tutti coloro che non si sono potuti godere l’opera magna di Supergiant Games.
È passato giusto un anno dal debutto del titolo e ne avrete sicuramente già letto su decine di siti, magari lo avete visto in azione giocato da qualche streamer, oppure provato da un amico nintendaro.
Posso quindi io, nella mia umile dimensione umana, aggiungere qualcosa al fiume di parole già spese per questo meraviglioso prodotto?
Ovviamente no, ed è per questo che lascio la parola direttamente ad una piccola rappresentanza delle divinità che vi aiuteranno (o ostacoleranno) lungo la vostra avventura, nella più improbabile delle rece-interviste (marchio registrato).
Cerchiamo di capire insieme perché questo gioco ha settato nuovi standard nel campo dei roguelike e cosa eventualmente gli manca per arrivare all’Olimpo dei videogame.
Salutate Hades, mortali!

Ade, il custode degli Inferi.

T. Iniziamo la nostra intervista col padrone di casa, nonché padre del protagonista e Signore indiscusso del Tartaro, Ade! Benvenuto. Allora, è felice della decisione di suo figlio di cambiare casa?

A. Direi assolutamente di no visto che ho deciso di scatenargli contro ogni creatura degli inferi per cercare di farlo desistere.
Mio figlio, però, è un gran testone: muore e riprova, muore e riprova, così all’infinito.
La sua natura divina gli permette di riprovare senza troppi patemi, ripartendo semplicemente dall’inizio, ma con la possibilità di portare con sé tutto quello che ha trovato nel tentativo precedente.
In questo modo, un poco alla volta riesce a potenziare le sue abilità, a sbloccare aiuti, armi aggiuntive, persino ad appaltare lavori di ristrutturazione nelle stanze degli inferi, si tratta di una condotta francamente insopportabile.
Quello che, però, mi snerva ancora di più è vedere come tutti gli Dei dell’Olimpo sembrano essersi coalizzati per dargli una mano.
Ogni volta che si imbatte in uno dei miei colleghi, infatti, riceve un dono, un potenziamento o un’abilità aggiuntiva (fortunatamente valida solo per quella run, altrimenti sarebbe troppo semplice).
Ho anche il dubbio che si stia conquistando l’amicizia di qualche mio assistente con doni e regali sottobanco.
Per cercare di rendere le cose più difficili, ho fatto in modo di creare varie mappe casuali, così che non abbia punti di riferimento, ma non c’è voluto molto prima che venisse a capo della cosa e decifrasse i segni lasciati sulle porte. Francamente sospetto che i miei sforzi siano vani e che alla fine non potrò impedire a Zagreus di raggiungere la superficie.

Hades

T. Capisco, ora non vorrei intromettermi in faccende che non mi riguardano, ma suo figlio non mi sembra certo un bambino, per quale motivo è così contrario al fatto che vada via di casa?

A. Stolto umano, non puoi capire la tragedia che aspetta chi provi a lasciare il Tartaro.
Se proprio sei così curioso, sappi che tutta la vicenda è raccontata attraverso una serie di intermezzi e dialoghi tra un tentativo di fuga e l’altro.
Preparati ad una storia più profonda e sfaccettata di quanto tu non possa immaginare, che chiama in causa un gran numero di personaggi e avvenimenti.
Credevi di trovarti di fronte ad un gioco tutto azione e niente trama vero? Beh, niente affatto.

T. Ringraziamo il gentilissimo Ade e vediamo il sistema di combattimento con un ospite d’eccezione.

Ares maestro della guerra

T. Siamo qui con Ares, Signore della guerra e delle arti marziali per parlare del sistema di combattimento di Hades, grazie per essere venuto intanto.

A. Tengo a precisare che, pur avendo di meglio da fare e non condividendo minimamente il tono cialtronesco di questa recensione, sono qui esclusivamente per rendere giustizia all’ottimo lavoro svolto dai Supergiant Games, che merita assolutamente un plauso. Il gioco mi ha ricordato la vera essenza del combattimento, l’arte suprema della guerra in tutta la sua spietata brutalità.

T. Grazie per queste belle parole di stima. Cosa l’ha colpita in particolare del sistema di gioco?

A. Il sistema di combattimento è molto semplice, con tre tasti deputati ai vari tipi di attacco e uno dedicato alla schivata.
Nondimeno i tre tipi di colpo a nostra disposizione sono notevolmente differenti e vanno alternati correttamente per uscire vincitori dagli scontri. Oltre al colpo potente e a quello rapido, abbiamo un attacco da caricare, riutilizzabile solo dopo aver recuperato uno speciale cristallo dal nemico, insomma Hades aggiunge un tocco di originalità a un sistema molto classico e collaudato.
Le battaglie non vanno sempre affrontate a testa bassa, soprattutto quando si è circondati da nemici, e qui saremo spesso in inferiorità numerica.
Quello che mi ha convinto di più dello stile di combattimento, comunque, è l’assoluta rapidità dell’azione, con scontri furiosi e velocissimi, magari a volte confusionari ma senza mai sfociare nell’incomprensibilità.
Si ha sempre il pieno controllo dell’azione e se si esce sconfitti da uno scontro è esclusivamente per un nostro errore.
Quasi ogni stanza che attraverseremo sarà popolata da creature ostili e per passare alla successiva dovremo necessariamente sbarazzarci di tutti i nemici.
Fortunatamente, non mancano attimi nei quali possiamo riposarci o dedicarci a un sano shopping nel mercato di Caronte.

Hades

T. Può dirci qualcosa sulle armi a nostra disposizione?

A. Avremo inizialmente un solo tipo di arma ma, progredendo nel gioco, ne sbloccheremo molte, tutte con un approccio diverso dalle altre e ognuna con punti di forza e debolezze.
Presto ne troveremo una di nostro gradimento ma non sarà mai la scelta definitiva.
Avremo diverse creature degli inferi da sconfiggere e nei vari scontri alcune armi saranno più efficaci di altre, costringendoci sempre a pianificare bene le nostre azioni per uscire vincitori.
C’è da dire che i nemici sono molto variegati e ne incontreremo di nuovi anche quando meno ce lo aspettiamo.

T. Può dirci qualcosa anche sui boss di fine livello?

A. Ecco, qui forse gli sviluppatori potevano sforzarsi un pochino di più.
I boss sono belli coriacei e stimolanti da affrontare ma un po’ più di imprevedibilità negli scontri sarebbe stata gradita, magari con un sistema randomico alla Binding of Isaac (Ares mostra una insospettabile conoscenza dei roguelike Ndr).

T. Vuole aggiungere qualcosa per salutare i nostri lettori?

A. Certo, non scoraggiatevi mai, neppure alla cinquantesima sconfitta. Un sistema di progressione ben studiato via aiuterà a diventare sempre più forti usando le risorse che recupererete ad ogni tentativo.
Morire e ripetere i livelli fa parte del divertimento e la conformazione random delle mappe li renderà sempre diversi e ricchi di sorprese.
Troverete nuove cose da scoprire anche dopo ore di gioco, quando penserete di conoscere ormai perfettamente una certa mappa.
Il bello di questi giochi è trovare da soli tutti i segreti che il titolo nasconde e qui, ve lo posso garantire ce n’è a profusione.

T. Ringraziamo il nostro ospite e vediamo come si comporta Hades da un punto squisitamente tecnico con un’esperta in estetica e bellezza.

Afrodite, Dea della bellezza.

T. Chiudiamo, come si suol dire, in bellezza con la splendida Afrodite. Grazie per essere qui.

A. Grazie a te per la battuta da avanspettacolo e per avermi fatto aspettare da ultima, senza il benché minimo segno di considerazione.

T. Forse meglio per me defilarmi. Direi che posso lasciarle la parola sul lato tecnico del gioco.

A. Che dire della grafica di Hades? Ci troviamo di fronte ad un gioco dallo stile fumettistico, disegnato con grande competenza e piacevolissimo da vedere, con un design dei personaggi riuscito ed ambienti dettagliati.
Il titolo ha un suo tocco immediatamente riconoscibile, con colori molto accesi ed un tratto leggermente caricaturale nei personaggi.
L’azione è in prospettiva isometrica e sulle prime può dare qualche grattacapo nel valutare le distanze, roba di poco comunque, ben presto ci si abitua e si inizia a macinare nemici su nemici.
Se giocate su una console di nuova generazione come Series X non troverete, ovviamente, alcun rallentamento anche nelle situazioni più concitate e i caricamenti rapidi renderanno molto più sopportabile ricominciare da capo un livello.
È abilitato anche il quick resume, così potete lanciarvi nell’azione subito dopo aver acceso la console.
Per quanto riguarda musiche ed effetti sonori, direi che non ci si può assolutamente lamentare, con un buon accompagnamento a intrattenerci durante i nostri tentativi di fuga dal Tartaro.
Un bel gioco che ambisca a conquistare il grande pubblico deve anche essere abile con le parole e Hades sfoggia una bella traduzione in italiano nei testi scritti.
Il parlato è invece solo in lingua inglese, ma di discreta recitazione.
Insomma, siamo di fronte a un titolo molto piacevole anche solo da guardare ed ascoltare.

T. Grazie mille per questo prezioso intervento, se vuole aggiungere qualcosa, prego.. Io vi aspetto per la valutazione finale.

A. Prima che leggiate l’inutile giudizio di questo cafone incompetente lasciatemi dire qualcosa sulla longevità.
Nei roguelike potete aspettarvi contenuti per ore e ore di gioco e Hades non fa eccezione.
C’è molto da giocare e da scoprire anche una volta arrivati all’apparente obiettivo primario (che, comunque, richiederà non poco tempo per essere raggiunto).
Per il futuro si spera possano arrivare anche contenuti aggiuntivi, sulla falsariga di quanto già visto in altri titoli del genere, per rendere la longevità del gioco ancora più elevata.
Anche se nulla è ancora annunciato al riguardo, speriamo che gli sviluppatori li prendano in considerazione, magari convinti dal successo della loro creatura.

Caos, il Signore del…caos.

T. Pensavate che la recensione fosse finita, vero? E invece, con un intervento assolutamente fuori programma e inaspettato come è nel suo stile, lasciamo spazio alle ultime considerazioni da parte della Divinità dell’imprevedibile, Caos!
Buongiorno e ben arrivato.

C. Grazie per l’invito. Sono qui per portare un minimo di pepe in una recensione tutta lodi e sbrodolamenti vari; parliamo dei difetti di Hades.

T. Parlare dei difetti di un gioco che ha fatto incetta di premi come questo mi pare operazione piuttosto pericolosa, lascio la parola al mio ospite e prendo le distanze dalle sue considerazioni.

C. Complimenti per il coraggio. Ora, come dicevo, Hades è sicuramente un grande titolo che fa tutto molto bene e si pone come uno dei vertici del suo genere.
Ciò nonostante, devo ammettere che un minimo di imprevedibilità e sorprese in più durante le varie run le avrei gradite non poco.
C’è sicuramente molto da scoprire durante la nostra avventura ma, purtroppo, non mancheranno alcuni momenti di assoluto dejavu dovuti al fatto che il gioco presenta alcuni set predefiniti stanza/nemici che incontreremo necessarimente più volte.
Anche il numero di nemici e boss di fine livello è, purtroppo, meno esteso di quanto non si vorrebbe; si tratta di una quantità assolutamente buona ma quando si affrontano le stesse stanze più e più volte potete capire che ulteriore varietà non basti mai.
Hades è anche molto onesto ed esplicito nei potenziamenti, spiegandoci con dovizia di particolari cosa abbiamo raccolto e come cambieranno i nostri attacchi. Se da un lato questo rende le varie partite più godibili, dall’altro in alcuni frangenti la nostra progressione sarà un filo troppo guidata e “sicura”.
Per fortuna qualche mio intervento a sorpresa scombinerà le carte quel tanto che basta per rinfrescare l’esperienza.
Tutte queste considerazioni non vogliono sminuire minimamente la grandezza del titolo e sono, piuttosto, un auspicio affinchè Hades veda nel tempo qualche aggiunta e Dlc che gli permetta di rimanere installato nei nostri sistemi per ancora più tempo.
E ora, finalmente, potete leggere le conclusioni finali.

Recensione
  • Valutazione finale
    93Voto

    Hades è attualmente il massimo esponente del genere dei roguelike.
    Solido tecnicamente, ricco di contenuti, difficile il giusto e mai frustrante, forte di un sistema di combattimento semplice da imparare e difficile da padroneggiare. Si potrebbero scrivere pagine e pagine tessendo le lodi del titolo SuperGiant Games ma la verità è che si tratta di un'esperienza che dovete scoprire da soli. Il bello di questo gioco è proprio imparare qualcosa di nuovo da ogni run, incontrare nemici e alleati mai visti, capire come sbloccare un aiuto o un potenziamento.
    Non c'è nulla che non funzioni in Hades, un singolo difetto che non lo faccia consigliare senza riserve. Finalmente potrete giocarlo quale che sia la vostra piattaforma di riferimento ed è un'occasione da non perdere.
    Si tratta di un gioco che rimarrà installato a lungo nelle vostre console e vi darà enormi soddisfazioni ad ogni completamento. Imprescindibile.

    • Grafica
      92
    • Sonoro
      92
    • Giocabilità
      94
    • Carisma
      93
    • Longevità
      94
- Copertina
Copertina
Comments
  1. Nicola Andriola

    Che figata!

  2. Matteo

    Sembra stupendo

  3. Fabrizio Bianchi

    Semplicemente magnifico! Adoro i giochi basati su mitologia greco/romana e con grafica in stile anime.

  4. Fabrizio Bianchi

    Adoro i giochi basati su mitologia greco-romana e con grafica in stile anime.
    Sembra veramente ben fatto e coinvolgente.

  5. Flavia De Rosa

    Fantastico!

  6. Simone

    Gioco fantastico!

  7. Pietro

    Animazioni e combattimenti super fluidi, da provare assolutamente!

  8. Kappaedo

    Alla faccia della recensione minimalista!! Recensione lunga, ma divertente ed esaustiva. Non conoscevo il titolo, ma dopo tutte queste lodi sperticate non mi dispiacerebbe provarlo.
    Grazie e complimenti come sempre

  9. Kappaedo

    Anche lei qua caro panda?

  10. Marco

    Complimenti ai Supergiant Games per questo gioco meraviglioso. Hanno meritato tutti i premi che hanno ricevuto!

  11. Lilly

    Woow

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