Kingdom of the Dead è un FPS vecchio stile con ambientazione horror, sviluppato dalla Dirigo Games e pubblicato dalla Hook. Visivamente molto particolare, si discosta dagli altri sparatutto per il suo stile grafico e un’ambientazione molto interessante. Verremo calati nei panni dell’agente Chamberlain, ex generale dell’esercito che partecipa al programma segreto GATEKEEPER: le armate della morte si manifestano in alcune parti del mondo e degli agenti segreti si recano in quei luoghi per chiudere i portali del regno delle tenebre e eliminare la minaccia demoniaca a suon di pistolettate.
Kingdom of the Dead propone una trama molto abbozzata che serve da collante per giustificare le nostre spedizioni punitive nei confronti del mondo dei morti. Il tutto inizia da un ufficio molto oscuro e tetro dove possiamo scegliere tra le diverse missioni disponibili. In base alla nostra scelta dovremo spostarci in una parte diversa della città e affrontare un livello che può avere tre diversi gradi di difficoltà in base alle nostre scelte. Prima di iniziare una missione possiamo scegliere quanto vogliamo complicarla, aggiungendo fino a due missioni secondarie addizionali. Un esempio può essere recuperare uno specifico oggetto. Dimenticare anche solo uno dei compiti aggiuntivi farà fallire la missione, anche se siamo riusciti a chiudere il portale e fuggire dall’area. Completare correttamente una missione ci riporterà in ufficio e avremo a disposizione altre tre cartelle tra cui scegliere la nostra prossima avventura.
Grafica e sonoro
La grafica è l’elemento che colpisce maggiormente di Kingdom of the Dead. Lo stile ricalca quello dei disegni a penna, con tonalità molto scure. Uniche eccezioni sono i colori utilizzati per alcuni oggetti speciali come gli elementi raccoglibili. Mostri e ambienti saranno tutti molto oscuri e a qualche giocatore potrebbero anche provocare un po’ di male agli occhi. La definizione degli ambienti non è esattamente curata e se ci si ferma a osservare quello che ci circonda si nota abbastanza in fretta la pochezza di dettagli di alcune zone.
Kingdom of the Dead non è immune dai problemi tecnici, vedremo spesso mostri rimanere incastrati nelle pareti e sparare attraverso barriere solide. Il sonoro si fonde molto bene con l’atmosfera e riesce ad andare di pari passo con l’azione piuttosto frenetica che garantisce il gioco. Nonostante gli effetti sonori siano pochi, sono molto ben realizzati.
Gameplay
Quando gli sviluppatori dicevano di avere in sviluppo un FPS con giocabilità molto old style, non mentivano. Il feeling che si prova muovendosi molto rapidamente attraverso le mappe fa tornare alla memoria vecchie glorie come Doom o Quake. Non si va così veloce ma ci si avvicina, la combinazione tra muoviti e spara è appagante senza però richiedere di essere dei super pro per godersi il gioco. Una volta presa dimestichezza con i tempi e con le armi si potrà letteralmente volare attraverso i livelli. L’arsenale a nostra disposizione non è vastissimo (8 armi) e la nostre armi di partenza saranno sempre il nostro fido revolver d’ordinanza e la spada parlante. Le altre armi andranno scovate sul posto (solitamente si trovano senza problemi) e sono quelle classiche che si possono trovare nella maggior parte degli sparatutto.
I condottieri del regno dei morti
Kingdom of the Dead inserisce dei boss per ogni livello che andremo a incontrare più volte durante la partita. Purtroppo tutti i nemici speciali sono piuttosto facili da affrontare e non riescono a coinvolgere il giocatore in battaglia memorabili. La soluzione è sempre la stessa, fare kiting e sparare al boss che ci insegue. Il resto dei mostri non brilla per originalità ma inseriti nel contesto vanno più che bene. Interessante anche il fatto che alcuni nemici possono essere privati degli arti e quindi resi parzialmente inoffensivi nei confronti del giocatore.
- Valutazione Finale73Voto
Kingdom of the Dead è un FPS con una giocabilità d'altri tempi e una grafica molto particolare. Purtroppo qualche magagna tecnica e una longevità molto sotto la media non possono garantire un voto molto alto. Al pubblico rimane comunque un buon FPS divertente da giocare.