Dopo una seduta approfondita e una lunga serie di lanciamenti di balls (doppi e tripli sensi esclusi), siamo finalmente pronti a tediarvi con i nostri proverbiali 2 cents su Pokémon Perla Splendente/Diamante Lucente, il remake del quasi omonimo gioco della celebre serie, che si fregia di un titolo che ricorda un qualche brand di detersivo per pavimenti.
Ritorno a Sinnoh
Per amor di cronaca e disamor di ripetizioni, anticipiamo che in redazione abbiamo avuto il piacere di testare la versione Perla Splendente.
Ciò detto, entriamo in argomento: Pokémon Perla Splendente/Diamante Lucente è il remake curato da ILCA dell’originale gioco di Game Freak uscito nel 2006 sui mitici lidi portatili targati DS. In questa versione attuale, il gioco non include i contenuti di Pokémon Platino, ma offre qualche “espansione” di features incluse negli originali, di cui vi diremo in itinere.
La trama del gioco segue quella originale, fedele anch’essa a tutti gli step narrativi e dintorni che caratterizzano la serie che tanto fomenta grandi e piccini: il/la protagonista si è appena trasferito con la famiglia in una nuova città, e dopo una serie di peripezie si trova a prendersi cura di un Pokémon a scelta fra 3 (Piplup, Chimchar o Turtwig)…iniziando la scalata al vertice degli allenatori in una quest che porterà all’esplorazione dei meandri più o meno reconditi dell’intera regione. Ovviamente non mancano gli antagonisti, ruolo che in quest’avventura è rivestito dal Team Galassia e i suoi militanti dal fanatismo comico (e inquietantemente realistico) e dai piani che definire pazzerelli è fargli un complimentone. Però hanno una musica molto pheega.
Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi
Pokémon Perla Splendente ripropone l’estetica dell’originale in versione chibi per tutte le fasi esplorative. Senza troppi giri di parole, l’effetto “invasione dei funko pop” è persistente già dopo le prime battute di gioco: si respira qualche boccata d’aria durante i combattimenti, quando i contendenti riprendono la loro forma umana. A lato, il design degli ambienti risulta apprezzabile nella sua semplicità e “schiettezza”, fatta di colori allegri ma non sparati che decorano un ambiente quasi “giocattoloso”, seppur sempre vivo e credibile.
Rimane sempre assente (non proprio giustificato nel 2021) il doppiaggio dei personaggi, a fronte di un commento musicale sempre in forma, come gli standard più e meno recenti della serie ci hanno abituato.
Il comparto tecnico ha creato qualche grattacapo ai giocatori durante i primi giorni di release, con bug comici – tranne per quelli in cui vi sono incappati – e la possibilità di qualche trick d’annata come la duplicazione ossessiva dei Pokémon. La prima patch ha risolto la gran parte di questi problemi, ma rimane il feeling di un titolo un pelo “ingessato”, specie nella gestione dei movimenti dell’avatar.
Palle per tutti!
Pokémon Perla Splendente offre un gameplay, come sempre, più che collaudato. La struttura classica delle avventure Pokémon rimane in pieno, riproponendo quanto visto nell’originale (ma più chibi) e in generale un po’ in tutti gli episodi della serie. Le meccaniche di base si confermano sempre fresche e funzionali, per un gameplay vario che, nonostante un grado di sfida in media molto accessibile, riesce sempre a tenere alto l’interesse del giocatore grazie all’ampiezze delle aree esplorabili e alla grande varietà di combinazioni possibili per andare avanti nel gioco e/o completare il famigerato Pokédex. La longevità, come intuibile, è tra i principali pregi del gioco, estesa e godibile grazie a un late/post game ricco e a una serie di piacevoli funzionalità online per delirare più o meno amichevolmente con allenatori rivali geograficamente vicini e lontani.
Degno di nota è l’allargamento dell’area sotterranea (ora chiamato, manco a dirlo, “Grande Sotterraneo”) dove potremo cimentarci in vari minigame come la ricerca di tesori e l’apertura di una base segreta mentre ci buttiamo a caccia di Pokémon in mini-ecosistemi ad hoc (dove per giunta i mostri sono visibili sulla mappa!).
Rimane invece un minimo di amaro in bocca per la persistente mancanza di più slot di salvataggio e per l’inquientante cadenza degli attacchi casuali nei dungeon, di cui il 148% sono dei maledettissimi Zubat. #eccheccacchio
Rosico nerdoso a parte, bisogna ammettere che a mani basse Pokémon Perla Splendente è un titolo molto solido sotto il profilo del gameplay: la struttura c’è, è ritornata con stile, e i ritocchi rendono l’esperienza ancora più longeva e fruibile, con buona pace degli haters di turno.
- Valutazione Finale87Voto
Pokémon Perla Splendente è una nuova solida entry nella saga dei Pokémon. Il merito principale del gioco è quello di riuscire a riproporre in maniera funzionale ed efficiente un titolo classico della serie con una veste grafica nuova. Le piccole innovazioni effettuate contribuiscono a rinsaldare la validità del prodotto al netto di qualche defaillance sotto il profilo tecnico.