SQUAD Recensione – Il miglior milsim moderno?

- SQUAD Recensione – Il miglior milsim moderno?

I military simulation, o simulatori militari o milsim per abbreviare, sono degli sparatutto che mirano a restituire il piú fedelmente possibile l’esperienza di combattimento di un soldato moderno. I più grossi esponenti di questo genere sono stati per anni ARMA e i suoi seguiti, ma dalla sua uscita dall’early access un altro gioco ha iniziato ad attirare l’attenzione dei fanatici di simulazione militare: SQUAD.

Dopo averlo provato grazie a due codici gentilmente offerti dagli sviluppatori abbiamo capito perfettamente il perché. Non per niente è stato realizzato da Offworld Industries, uno studio composto da vari sviluppatori della mod Project Reality di Battlefield 2.

La squadra (non il poliziesco)

L’offerta principale di SQUAD consiste in partite 50 vs 50, su mappe molto grandi. Ci sono varie modalità diverse, tutte incentrate sulla conquista, la difesa e il mantenimento di vari obiettivi. La partita si vince “giocando l’obiettivo” per l’appunto e per fare ciò c’è un solo modo: coordinarsi.

 

Giocare da lupo solitario non porta assolutamente a nulla. Anche quando si giocano alcune classi particolari, come ad esempio il cecchino, è comunque necessario avere sempre ben presente dove si trovi il nemico e possibilmente capire dove si stia dirigendo. E per sapere queste cose bisogna controllare spesso la mappa e fare ben attenzione alle disposizioni date dal proprio caposquadra. Perché in SQUAD l’ubicazione dei membri del team avversario non viene fornita in automatico dalla mappa di gioco: individuare i nemici è compito dei giocatori stessi e tutti i vari indicatori devono essere piazzati manualmente dai capisquadra (dei giocatori esperti con il compito di coordinare 8 compagni) in base agli avvistamenti diretti o a quello che gli viene riferito dai loro sottoposti. Per rendere possibili delle comunicazioni agevoli fra i vari livelli della catena di comando, il sistema di chat vocale del gioco è stato dotato di diversi canali in modo da poter permettere comunicazioni agevoli senza creare caos. Informazioni accurate si possono ottenere solo se ognuno fa il suo dovere e segnala in maniera accurata dove è avvenuto il contatto con il nemico (cosa che si può fare utilizzando l’apposita griglia della mappa di gioco), fornendo magari anche informazioni sul tipo di truppe avvistate, in modo che i commilitoni dotati degli armamenti giusti per contrastarli possano intervenire in maniera tempestiva.


SQUAD

Idealmente, ogni soldato a bordo di questi veicoli si sta preparando a sferrare un attacco coordinato. O almeno così dovrebbe essere in una partita ideale di SQUAD.


In sostanza per giocare a SQUAD come va giocato si deve per forza essere in possesso di un microfono. Senza di esso infatti non sarete mai veramente una parte attiva dello scontro e di conseguenza non potrete apprezzare appieno quello che è il fulcro dell’intera esperienza: il gioco di squadra. Oh, non per niente si chiama SQUAD il gioco no? La vostra squadra deve diventare il vostro punto di riferimento, il vostro caposquadra una voce da ascoltare per sapere cosa fare per essere veramente utili e riuscire a portarsi a casa la partita. Oltre a questo naturalmente bisogna imparare ad utilizzare le varie classi, ognuna con i suoi armamenti e capacità peculiari in grado di fornire vantaggi strategici all’intero team. Ci sono ad esempio i genieri, in grado di costruire fortificazioni e piazzare mine, oppure i piloti designati, gli unici in grado di far volare gli elicotteri. La curva di apprendimento dei vari ruoli varia notevolmente, con quello del caposquadra che è in assoluto il più complesso e richiede una conoscenza del gioco abbastanza approdondita. Una volta che sarete diventati esperti in un ruolo potrete sentire in maniera tangibile di essere diventati membri essenziali della vostra squadra e dell’intero team.

Realismo spinto

Come abbiamo detto SQUAD è un milsim e non lo è solo per gli aspetti di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente: lo è anche in tutto il resto.

Non è un gioco dove in una partita si fanno 50 kill, o dove si può partecipare a sparatorie folli, con smitragliate a casaccio e scene cinematografiche. Oddio, ogni tanto capitano anche quelle, ma sono l’eccezione non la regola: bisogna ricordarsi che questo gioco è un “simulatore militare”. Certo non arriviamo ai livelli ARMA: qui c’è un HUD più in stile classico, con tanto di bussola con la direzione, ma l’approccio al movimento, la balistica e il funzionamento di armi e veicoli è pesantemente orientato verso il realismo. Non si può headshottare un nemico dall’altra parte della mappa semplicemente puntandogli l’arma addosso: bisogna regolare l’alzo in base alla distanza e mirare di conseguenza. Non si impersona un soldato con fiato infinito e che sembra un campione di parkour: quando corre il nostro alter ego si stanca e se deve scavalcare un muro ci mette un tempo umano.


SQUAD

In SQUAD colpire un bersaglio dalla lunga distanza non si ottiene con un semplice “punta e spara”.


Un veicolo corazzato non potrà mai essere distrutto a colpi di fucile d’assalto: servono esplosivi o razzi e molte volte uno non basta. Da soldato invece solitamente basta venire colpiti due volte al petto per morire. Il tempo di respawn inoltre è di 30 secondi e per via delle meccaniche di gioco spesso prima di raggiungere le zone calde è necessario spostarsi a piedi anche per interi minuti, quindi bisogna stare attenti a non esporsi troppo per non morire malamente e privare il team di un membro sul campo per altri 30 secondi + spostamento. Ad alcuni di voi tutte queste cose faranno di sicuro esclamare: “Wow! È proprio quello che cercavo!”


SQUAD

Medici e compagni potranno soccorrervi in caso cadiate preda del fuoco nemico. Anche per questo è importante giocare di squadra.


Ma altri, lo so, si staranno leggermente preoccupando, e il motivo lo posso immaginare benissimo. State pensando che in questo gioco si passa più tempo a correre che a sparare non è così? Eeeeee, in effetti è abbastanza vero. O meglio sarà così per svariate partite prima di prendere la mano. Perché soprattutto all’inizio, quando non si è ancora abituati a come muoversi in giro, è facile venire ammazzati senza nemmeno aver capito da dove sia partito il colpo e  si rischia di passare un’intera partita a correre dallo spawn fino alla prima linea… solo per morire miseramente. E la cosa potrebbe risultare decisamente frustrante per alcuni. Certo con l’esperienza questo può cambiare, ma onestamente, molto dipende anche dal caposquadra e dai compagni che vi capitano. Un caposquadra competente saprà dove piazzare gli spawn per non costringere i suoi sottoposti a delle marce estenuanti prima di arrivare nel cuore dell’azione, mentre uno poco preparato vi farà fare pratica per la maratona. Comunque sia è innegabile che in SQUAD si corra più di quanto si spari, ma è una caratteristica dei milsim: mica i soldati stanno sempre a sparare senza ritegno nei teatri di guerra reali.

Per terra, aria e mare

Graficamente SQUAD non è per niente male. Retto dall’Unreal 4 gira abbastanza bene anche su PC non proprio performanti, a patto però di tenere certe impostazioni (tipo le ombre) al minimo. Su un buon PC invece il risultato è ottimo: ci si può godere a pieno le ottime texture delle mappe e la bontà del sistema di illuminazione. Veicoli, armamenti e divise sono realizzate con dovizia di particolari, e a parte qualche piccola legnosità, anche le animazioni sono tutte molto soddisfacenti da vedere. A volte, nel bel mezzo dell’azione, mi è capitato di restare per qualche istante ad osservare i miei compagni constatando quanto fossero credibili i loro movimenti.


SQUAD

Anche ad impostazioni basse il livello di dettaglio rimane comunque più che soddisfacente.


Le mappe sono veramente grandi e ricche di location: per imparare a conoscerne bene ogni anfratto ci vuole sicuramente una decina di partite, se non di più, anche perché sono piene di edifici in cui è possibile entrare, macchie di alberi in cui nascondersi per fare degli agguati, e così via. Da poco più di un mese inoltre il gioco ha iniziato a supportare anche il combattimento anfibio, per cui ora è possibile sfruttare anche gli specchi d’acqua delle mappe, grazie alla presenza di svariati veicoli che permettono di attraversarli in sicurezza e sferrare attacchi dalle coste.

Dal punto di vista dell’audio non posso fare altro che elogiare

Recensione
  • Valutazione Finale
    80Voto

    SQUAD è indubbiamente il gioco che chi sta cercando un'esperienza milsim che non sia il solito ARMA dovrebbe sicuramente comprare. Il suo realismo e il suo spingere sulla cooperazione sono una manna per tutti coloro che vogliono provare un'esperienza multiplayer dove non si è dei supersoldati, ma il membro di una squadra che dipende dai suoi compagni e da cui propri compagni possono dipendere. La sua complessità e il gameplay decisamente meno frenetico di quello di uno sparatutto classico lo rendono però adatto solo a quei giocatori con molto tempo a disposizione e pronti a passare interi minuti a spostarsi solo per raggiungere una posizione favorevole da cui sparare. Se la cosa non rappresenta un problema per voi allora che state aspettando? L'esercito non paga a ore!

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