Thunder Tier One è l’ultima fatica videoludica della KRAFTON, Inc, casa di sviluppo Sud Coreana nota ai più per PUBG. Qui si cambia decisamente genere e si va sullo sparatutto isometrico che mette la tattica di squadra in primo piano rispetto al resto. Andiamo a vedere se la transizione di prospettiva è stato un trauma o una buona idea.
Comparto Tecnico
Come prima cosa vorrei parlare del lato tecnico del gioco dato che uno dei principali problemi della KRAFTON sembra essere la consistenza con cui realizzano i loro prodotti. Anche in questo caso Thunder Tier One soffre un po’ di magagne tecniche, spesso legate alle animazioni, per non parlare dello stato deprecabile dell’intelligenza artificiale. Il gioco non è in early access ma alcuni elementi della versione attuale non fanno assolutamente pensare a un gioco fatto e finito pronto per essere posizionato sugli scaffali. La grafica, oltretutto, non è di primissimo livello ma con dei requisiti hardware abbastanza abbordabili per il minimo. Un po’ meglio il sonoro con effetti credibili e indicazioni utili fornite a voce dagli operatori.
Gameplay
La parte più interessante di Thunder Tier One è proprio il suo gameplay. La visuale isometrica e un sistema di puntamento pari pari a uno stick shooter lo rendono un gioco particolare. E’ una sorta di Door Kickers ma con una dimensione in più e con il grande pregio che possiamo giocare in multiplayer in compagnia di altre tre persone. La squadra è composta da quattro giocatori che possono portare equipaggiamento e armi diverse per cercare di avere risposte valide a tutte le occasioni che incontreremo. Le missioni prevedono un inserimento in un punto della mappa predefinito e una serie di obbiettivi da portare a termine. La nostra spedizione può anche essere solo un parziale successo, se il bersaglio da arrestare viene ucciso durante l’estrazione avremo comunque modo di proseguire e scappare. La maggior parte del tempo la useremo per capire come superare le varie situazioni anche se in singolo dovrete contare solo su voi stessi e una gran bella dose di ignoranza e forza bruta.
Situazioni
Pensare di poter applicare sempre lo stesso schema non è una buona idea in quanto alcune missioni saranno decisamente più affollate di altre. Fare rumore può provocare l’arrivo di un gran numero di nemici, solitamente gestibili posizionandosi bene e con le armi giuste. Il silenzio può farci portare a termine delle missioni senza che il nemico quasi si accorga che siamo stati lì ma il tutto richiede un po’ di pianificazione e di coordinazione.
IA
Nello stato attuale, toglietevi dalla testa di riuscire a gestire la squadra con 3 compagni IA per completare in modo stiloso le missioni in singolo. I colleghi possono ricevere indicazioni tramite un menù dedicato ma le loro azioni sono spesso poco sensate e intelligenti. Capita che chiedendo alla squadra di entrare in copertura uno dei nostri si nasconda dal lato sbagliato dell’ostacolo. La reazione a un ordine di fare fuoco è spesso inconsistente con alcuni compagni che sparano in meno di un secondo e altri che rimangono a fissare gli avversari pima di decidersi a fare fuoco. L’esperienza generale del single player è pesantemente compromessa dall’intelligenza artificiale dei nostri compagni.
Multiplayer
Il bello del gioco sta tutto qua, giocare Thunder Tier One in compagnia giustifica il prezzo del gioco e ci può far spendere un buon numero di ore a completare missioni in singolo o co-op per poi passare ad avversari umani. Gli amanti del PvE hanno un discreto contenuto di ore davanti a loro ma il vero endgame del gioco sta nel padroneggiare il multiplayer e affrontare sfide online. Tutta la longevità del prodotto risiede nel multi e nel co-op, spendere 10 euro solo per il single player è un totale spreco. Il netcode soffre abbastanza e in qualche situazione non si capisce molto bene cosa sia successo. Esiste anche una modalità free for all per chi non ha a disposizione amici con cui affrontare la coop o il 4vs4.
Personalizzazione
Il focus dell’intero gioco è il realismo e gli equipaggiamenti a disposizione ne riflettono la scelta fatta. Possiamo scegliere tra un arsenale vasto e completo con qualche equipaggiamento aggiuntivo per aumentare la cifra tattica, come le telecamere utili per poter spiare cosa ci aspetta oltre a una porta. Le skin delle armi possono essere modificate e qui parte la classica corsa al livellare in modo selvaggio per ottenere il maggior numero di unlock. Non sono ancora riuscito a capire se esiste un limite massimo ai livelli, però ben oltre il 100 sto continuando a sbloccare oggetti con cui agghindare il mio operatore.
Mancanze
I contenuti, in generale. La campagna si dipana attraverso a nove missioni e quindi si può completare piuttosto rapidamente. Le mappa disponibili per il multiplayer sono troppo poche, un editor aperto ai modder potrebbe essere oro colato per la community in costante crescita. Le prospettive future di Thunder Tier One sono positive ma la differenza la farà di sicuro la durata e la qualità del supporto che gli sviluppatori intenderanno dedicare al gioco nei prossimi anni. Lo spazio sul mercato per ritagliarsi una community ampia c’è, ma in questo momento mancano un po’ gli stimoli per essere totalmente ottimisti a riguardo del risultato finale.
- Valutazione Finale7.4Voto
Thunder Tier One è un buon gioco che però va considerato solamente se potete giocare in compagnia di amici oppure in multiplayer. Le fondamenta sono solide ma mancano contenuti e una modalità single player giocabile per i non amanti delle partite competitive. Rimane anche qualche difetto a livello di motore grafico e animazioni da correggere ma nel suo complesso non mi sono trovato davanti a bug che mi hanno impedito di giocare. Rimane il punto interrogativo sui futuri contenuti che saranno fondamentali per il successo di Thunder Tier One