Hyper Bounce Blast – Recensione
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Era il 1979 quando uscì nelle sale giochi italiane Space Invaders, stranoto arcade della Taito. In Italia e nel mondo ebbe un enorme successo, tanto da parlare, con la sua uscita, dell’inizio dell’ “Età d’oro dei videogiochi arcade”. Ricordo come fosse ieri le file interminabili di ragazzini nelle sale giochi che, con le loro 20 lire, aspettavano di giocare e di vincere, così da poter essere considerati i più fighi del quartiere…
O almeno, lo avrei ricordato se non avessi avuto 22 anni e non avere la più pallida idea di cosa fossero gli anni 70-80. Quindi mi limiterò a parlarvi del gioco di oggi, Hyper Bounce Blast, e di come con la sua estetica strizzi l’occhio a tutti i giocatori nostalgici, anche quelli finti come me.
Salta! Spara! Ripeti!
Hyper Bounce Blast può essere definito come l’incrocio tra un bullet hell e un platform: ondate di proiettili (soprattutto dei boss) ci verranno incontro e l’unico modo per evitarli sarà rimanere in aria saltando di nemico in nemico il più a lungo possibile, incrementando il moltiplicatore di punteggio per ogni salto compiuto. Un gameplay semplice, certo, ma immediato, frenetico e realizzato a dovere: la sfida infatti ha una curva di difficoltà molto ben strutturata ed in un massimo di 3-4 ondate si avrà già una discreta padronanza delle meccaniche.
La struttura del gioco, come anticipato, è divisa in ondate ricalcando la tradizionale progressione degli shoot’em up classici: le prime cinque saranno di preparazione contro nemici normali, divisi tra quelli che devono essere sparati (nemici rossi) e quelli su qui si deve saltare (nemici blu) per essere eliminati; esistono poi nemici verdi: eliminandone 5 ondate ci daranno accesso ad un livello bonus. L’ultima ondata sarà quella in cui affronteremo il boss, che avrà sia fasi “colpibili” sia fasi in cui per essere sconfitto dovremmo ricorre a particolari salti.
Ogni volta che avremo sconfitto un boss, passeremo al livello successivo e il gioco si ripeterà. Ma non preoccupatevi, non avrete il tempo di annoiarvi: la durata del gioco si basa soprattutto sulla difficoltà della sfida più che sulla mera quantità di livelli. Il gioco inoltre offre modalità alternative che incrementano ulteriormente la longevità: time attack, aumento progressivo della velocità, boss rush. Ce n’è per tutti i gusti.
Cyber Bounce
Come detto nell’introduzione, lo stile grafico di Hyper Bounce Blast si ispira ai classici cabinati arcade di inizio anni 80, ma aggiungendo effetti moderni: avremo quindi nemici stilizzati e solamente contornati su uno sfondo fisso, ma saranno accompagnati da colori sgargianti ed effetti particellari; il risultato finale quindi è qualcosa di veramente interessante e riesce ad essere non fastidioso per la vista, al contrario di altri giochi con grafica simile (sì, ce l’ho con te Dub Dash). La colonna sonora cyberpunk poi, con il suo ritmo incalzante, dà la carica giusta soprattutto nella fasi più concitate.
In Conclusione
Hyper Bounce Blast è semplicemente un piccolo gioco fatto con cura e passione da parte di persone nostalgiche o finte tali, ma poco importa: il risultato è divertente, frenetico ed accessibile, adatto sia a sessioni lampo che a maratone. Un gameplay (quasi) senza bug con qualche elemento originale e l’atmosfera da sala giochi fanno di questo titolo un esempio di quello che per me dovrebbero cercare di essere più spesso i giochi indie: semplici ma con una struttura solida che non dovrebbero per forza seguire le mode del momento per essere apprezzati.
Hyper Bounce Blast si è rivelato una sorpresa interessante: è un "piccolo" sparatutto frenetico e divertente, con più di un occhio di riguardo al più intenso delirio arcade. Da tenere presente per gli amanti degli shooter vecchio stile.