Joe’s Diner – Recensione

Stranamente, fra millemila simulator e Pineview Drive, ci rendemmo conto di non aver avuto per le mani copia di Joe’s Diner, horror nel settore HORECA prodotto da UIG. Abbiamo rimediato, ma forse – come sempre – avremmo fatto meglio a farci gli ‘zzi nostri. RVM per voi, poi ne parliamo:

Spiegoni per cena

Joe’s Diner è una produzione horror targata UIG disponibile per un numero eccessivo di piattaforme. Il gioco, a differenza degli horror più o meno canonici dove il mistero la fa da padrona e bisogna capire quale benemerito pene stia succedendo, qui ci viene tutto clamorosamente sputtanato in nemmeno cinque minuti di introduzione. Siccome siamo parchi di parole e di energia elettrica, cerchiamo di spiegarvi tutto in maniera ancor più breve: siamo il rimpiazzo estivo del cameriere del turno di notte dello Joe’s Diner, ristorante&motel costruito su un vecchio cimitero indiano. Nel cimitero medesimo sono sepolti due capi indiani rivali in vita, uno casinista e uno amante della tranquillità: durante i nostri turni di notte a pulire i tavoli da pattume vario e vomito indotto da cibo americano schifoide, il fantasma del capo casinista farà baccano per far dispetto all’altro. Il capo calmo ma irritabile, una volta adirato dal troppo rumore, si risveglierà assassinandoci se non facciamo in modo da fermare le fonti di casino innescate dall’altro, che anche nell’aldilà evidentemente non ha un tubo di meglio da fare.

Joe's Diner

Respiriamo.

Sì, questa è la vera trama del gioco. E NON è un gioco comico.

Sguattero simulator

Joe's Diner

Ricomponiamoci e facciamo il punto della situazione: in Joe’s Diner dovremo sopravvivere a un mese di turno di notte – 1 notte=1 livello di gioco, grosso modo – gettando pattume facendo poco rumore e spegnendo eventuali oggetti rumorosi attivati dal fantasma bastardo. Il gioco è vissuto in soggettiva, con un bel “rumorometro” – di sicuro c’è un termine tecnico per chiamare un oggetto simile, ma chi scrive è ignorante – al centro del’HUD: se facciamo troppo casino, l’altro capo indiano ci ammazzerà con una jumpscare. A voler essere fiscali, la causa del decesso sarà forse la tristezza dovuta allo spavento più cesso che possiate immaginare: un’apparizione in sovraimpressione della foto di un indiano in bianco e nero, che manco ci guarda in faccia. Cioè, fa più paura lo sgorbio dei Cleveland Indians (o del caffé Passalacqua).

Rimettiamoci nuovamente in sesto e cerchiamo di (ri)parlare del gameplay. In questa nostra quest per la pulizia e per il silenzio, interagiremo con gli oggetti trasportabili che andranno buttati nel cestino della spazzatura sul retro e con telefoni, juke-box e altre infrastrutture rumorose per spegnerle all’uopo; una volta insacchettato tutto il pattume, una scritta in sovraimpressione fatta in economia ci informerà che siamo sopravvissuti alla notte di servizio. E…e niente, il gioco va avanti così, aumentando mano a mano il livello di monnezza e il livello di baccano fatto dal fantasma briccone.

Su queste basi, ci sentiamo dire cum summa lateitia che  Joe’s Diner raggiunge livelli epici di bruttezza e inutilità. Il gioco proprio non funziona dalle prime battute, con un’impostazione che avrebbe avuto senso solo se accompagnata da una musica trotterellante alla Benny Hill. Il gameplay è inquietantemente ripetitivo, insultando ogni singola cellula del cervello del giocatore che lo affronta; al contempo, anche chi cerca “meno gioco” e più paure facili da pattume di YouTube avrà ben poco su cui fapparsi.

Mangiate da Joe

Joe's Diner

Il comparto tecnico di Joe’s Diner non sembra così brutto se comparato al gameplay, ma comunque “in assoluto” non è che sia proprio stupefacente. Per quanto riguarda la grafica, ci troviamo di fronte a un surplus di immagine buiastre e seppiate che non sono esattamente tracimanti di dettagli. Il sonoro, che in teoria dovrebbe farla da padrona, è meno che decente tanto per effetti che per gli sparuti brani musicali.

Il sistema di controllo paradossalmente non ci ha lasciato particolarmente sfregiati; allo stesso modo, il gioco più o meno risulta stabile. Purtroppo, questi pregi non riescono minimamente a sollevare il gioco dal pantano della ciofeca delirante. Come chicca finale, ininfluente sulla valutazione, segnaliamo che l’ideatore del gioco di cognome fa Burger.

Recensione
  • Valutazione Finale
    28Voto

    Joe's Diner spinge il fattore inutilità nell'industria videoludica ben oltre i limiti noti a noi meri esseri umani. Futile e ridondante oltre che brutto, avrebbe avuto un suo perché solo come parodia, ma probabilmente anche no.

    • Grafica
      40
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